Cole & Yorke: Calypso Boys

Andrew Cole & Dwight Yorke

” Sono unici, fisici e maledettamente efficaci”.

Sir Alex Ferguson non ha mai amato sprecare troppe parole. Da buon scozzese, ha sempre preferito puntare al sodo, senza girare troppo intorno alla faccenda. Dritto all’obiettivo, sempre, proprio come loro due, Cole & Yorke, la più micidiale coppia gol della storia della Premier League. Con la gloriosa maglia dei Red Devils, dal 1998 al 2001, sono andati a segno la bellezza di 140 volte. Portandosi a casa il treble nella fantastica stagione 98-99, Premier, FA Cup e Champions League, unica squadra inglese ad esserci riuscita.

I Calypso Boys, soprannome che deriva dalle origini caraibiche di entrambi, imperversarono nelle aree di rigore avversarie e fecero la fortuna di quel grande United. Attaccanti estremamente moderni, molto dinamici, sempre in movimento, frizzanti e sguscianti. Proprio in antitesi con le classiche prime punte statiche che storicamente il calcio inglese aveva proposto fino ad allora. Spesso erroneamente giudicati troppo simili, entrambi veloci e rapidi, lasciavano pochi punti di riferimento ai loro marcatori. Forti di testa, nonostante non fossero dei giganti, con un killer instinct devastante. I loro movimenti offensivi tuttavia erano differenti, Andy Cole giostrava più vicino alla porta avversaria, per dirla con la numerazione classica diremo che giocava più da numero 9. Mentre Dwight Yorke, The Smiling Assassin, preferiva partire tra le linee, qualche metro dietro al compagno di reparto, proprio per duettare col collega, che gli dettava il passaggio muovendosi senza palla.

Eroi su suolo britannico, meno in campo internazionale, soprattutto a livello mediatico. Nonostante la vittoria in Champions del 99, con Yorke capocannoniere della competizione, pagarono la poca verve nella finale del Camp Nou, dove grazie all’exploit in zona Cesarini, son rimasti nella storia i loro comprimari, Sheringham e Solskjaer. In un epoca di grandissime punte, Ronaldo, Shevchenko, Crespo, Batistuta, Vieri, Raul, i due colored dello United rimasero un po’ ai margini. Poca fortuna anche con le rispettive nazionali. Yorke andò a segno appena 19 volte, in quasi 80 presenze, in una nazionale come Trinidad&Tobago dove Stern John, mediocre filibustiere delle aree di rigore della Major League statunitense, ne ha segnato 69. E ancora più eclatante è la storia di Cole con la maglia dei Tre Leoni. Appena 15 presenze condite da un solo gol. Una miseria per un’attaccante da 187 gol in Premier League, secondo nella classifica dei marcatori di tutti i tempi, dietro solo al mitico Alan Shearer .

Due attaccanti tanto letali in coppia, quanto normali presi singolarmente. La loro forza stava nella loro intesa, un’intesa naturale, un feeling istintivo, come un legame di sangue, i Soul Brothers. Una forza della natura, fantastici terminali offensivi di una squadra meravigliosa. Uno la fortuna dell’altro, quando se ne cita uno, di conseguenza si pronuncia il nome dell’altro, a memoria, come una poesia. Due felini che cacciavano in coppia, nel loro habitat dell’Old Trafford, aggirando la preda a suon di uno-due, azzannando la rete e correndo via, esultando insieme, 140 volte, per la gioia di Sir Alex.

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